La poesia in strada
- Piero Prete
- 17 gen 2016
- Tempo di lettura: 3 min
Siamo a Parigi. Circa 5 anni fa Rosaria Gasparro, membro dell’associazione Generazioni di San Michele Salentino, fu colpita dalle poesie di autori francesi scritte sui muri della metropolitana. Essendo lei una appassionata di poesia non ha potuto fare a meno di portare con sé quel bel ricordo. Cosi dopo alcuni anni ha voluto fare sua l’idea dei parigini e insieme ad alcuni suoi collaboratori quali Daniela Epifani, Sergio Nigro e Mimino Ligorio ha portato nelle strade del nostro paese la poesia.
Durante il primo anno chiunque poteva proporre il suo muro e una poesia da scrivere che veniva poi approvata da una commissione e sin dall’inizio questa iniziativa è piaciuta a tutta la comunità sammichelana. Lo scopo di questo progetto sostanzialmente è che chiunque entri nel paese venga catturato dalla poesia ed esca dallo stesso sempre con la poesia nel cuore. Infatti, le strade in cui c’è il maggior numero di attacchi poetici sono quelle percorse dai pullman degli studenti e l’ultimo attacco poetico che si trova uscendo dal paese cita questi versi :”e per il resto lasciatevi accadere la vita” di Rainer Maria Rilke.
L’obiettivo di tutto ciò è anche quello di far uscire dai libri le parole dei poeti e portarle tra la gente, rivitalizzare la poesia agli occhi degli studenti, infatti la scuola distrugge la poesia, non sa farla amare e l’ammazza nel momento in cui costringe i ragazzi ad infinite parafrasi che ne rovinano la bellezza; in questo modo la poesia arriva ad ognuno nella forma che è in grado di cogliere in quel momento.
L’anno scorso, infatti, si è deciso di far venire una classe del liceo Majorana di Brindisi. Gli studenti arrivarono in treno fino a Latiano dove poi proseguirono con le bici fino a San Michele e realizzarono due attacchi poetici, incoraggiati dai passanti che stupiti si soffermavano a guardare e dai proprietari di alcune attività commerciali che offrirono un piccolo rinfresco.
Cosi si è concluso questo progetto dedicato agli attacchi poetici ma Rosaria Gasparro sembra abbia in mente di volere ricominciare il prossimo anno un nuovo percorso che avrà come tema la “restituzione”.
Durante il secondo anno l’obiettivo principale è stato quello di valorizzare il centro storico, un po’ perché degradato dal punto di vista architettonico, un po’ per via della mancanza di giovani che troppo spesso vanno via dal pese prima per motivi di studio e poi per lavoro; per questo si è deciso di organizzare la passeggiata poetica per le vie del paese, dove chiunque camminando per le strade poteva soffermarsi a leggere i versi scritti sui muri imbiancati e poteva constatare come in prossimità di questi le strade e i marciapiedi si mantenevano sempre curati come se la gente non volesse rovinare l’incanto di quei luoghi.
Infine l’estate scorsa sono stati organizzati due eventi molto interessanti: le pietre poetiche nel parco e la passeggiata poetica.
Il primo è stato pensato con lo scopo di rivalutare il Parco Augelluzzi, una zona verde situata poco fuori dal centro abitato, che inizialmente era stata pensata come un’area dove le famiglie potessero passare del tempo libero con i bambini, ma che purtroppo da sempre è stata trascurata dall’amministrazione comunale e che viene spesso usata come discarica. Questo evento, tenutosi nel mese di luglio, aveva come titolo infatti ”pietre poetiche” poiché tutti coloro che avevano voglia di partecipare, senza alcun limite d’età, potevano scegliere ognuno una delle pietre già presenti nel parco, sparse per terra, e iscriverci sopra dei versi di poeti famosi a propria scelta.
Il secondo evento invece, la passeggiata poetica, si è svolta in agosto tra le vie del paese, cosa che ha riscosso notevole successo e che è piaciuta anche a me. In pratica i promotori dell’evento hanno organizzato una serata in cui chiunque volesse poteva unirsi al gruppo e percorrere le strade del paese seguendo la cosiddetta “Mappa Poetica”. Ci si soffermava davanti ai muri sui quali erano stati scritti versi di poeti famosi, e il tutto veniva accompagnato dalla musica che non era semplicemente un modo per intrattenere la gente ma un vero e proprio momento di preparazione ai successivi versi. Tutto ciò si è concluso con l’ultima tappa che si è svolta nel giardino privato di una anziana donna, la quale, pur essendo analfabeta, ha acconsentito gentilmente ad ospitare la cultura in casa sua. In questo giardino la moltitudine di gente che si era accodata ha potuto assistere alla recitazione di alcuni versi famosi e all’esibizione musicale di un gruppo di musicisti sammichelani che hanno allietato la serata con alcune canzoni sulla poesia e sull’amore come “pena de l’alma” e “ovunque proteggi” di Vinicio Capossela ed “Henna” di Lucio Dalla .
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