Ivan Grozny al Liceo Pepe
- Giovanni Luigi Gioia
- 15 gen 2016
- Tempo di lettura: 2 min

“Qui su l'arida schiena
Del formidabil monte
[…]
La qual null'altro allegra arbor nè fiore,
Tuoi cespi solitari intorno spargi,
Odorata ginestra,
Contenta dei deserti.”
(“La Ginestra, o Fiore Del Deserto”, Giacomo Leopardi, vv. 1-6)
Tra i deserti e le montagne a sud della Turchia è nata una ginestra, preziosa quanto la poesia di Giacomo Leopardi. Una pianta che resiste alle invasioni armate dei gruppi islamici e alla brutalità dei padroni del mondo. Un fiore che restituisce dignità al nostro tempo devastato dalla guerra. Questa ginestra si chiama Rojava, regione autonoma curda.
Ivan Compasso è stato tra i pochi ad entrare nella città curda di Kobane, nel 2014. Giornalista freelance, nasce e cresce a Trento, ma è sempre stato appassionato di politica estera e affascinato dai giornalisti che erano nei posti in cui succedevano le cose. Italo Moretti, solo per fare un esempio, era uno dei suoi preferiti. Poi la guerra è scoppiata in un posto vicino a casa, nella ex Jugoslavia ed è andato a vedere di persona cosa succedeva. Successivamente, si è trasferito a Padova per studiare Scienze Politiche, lì ha iniziato a collaborare con Radio Sherwood e ha incominciato a viaggiare: Palestina, Marocco, Siria…. L’ esperienza al G8 di Genova gli ha mostrato come fosse possibile comunicare con il mondo anche con pochi mezzi. Anche nel recente viaggio a a Hassake ha girato con una Gopro e un I-phone: “non mi serve molto altro” afferma.
Grozny ha visto in prima persona gli orrori della guerra e l’esempio di autogoverno realizzato dai curdi, sul tipo delle comuni zapatiste in Messico, con prevalenza di rappresentanza femminile negli organi politici e amministrativi.
Ivan Compasso “Grozny” sarà al Liceo Scientifico “Ludovico Pepe” di Ostuni per tenere un workshop con gli studenti dal titolo “La vita quotidiana ai tempi dell’ISIS”.
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